24 settembre 2008

Facciamo qualcosa per questi coniglietti!

Avete animali in casa?
Io ho uno splendido coniglio nano di razza ariete, tutto bianco e con gli occhietti rossi.
Quando me lo hanno regalato aveva solo un mese ed era troppo piccolo per conoscerne il sesso.
Mia madre sperava di avermi regalato una femminuccia, ma a me non importava.

Era così piccolo e delicato che anche solo a tenerlo in mano avevo paura di fargli male o di romperlo!
Dovevo scegliere un nome da dargli, e, non sapendo se fosse maschio o femmina, pensavo a qualcosa di unisex, ma non banale.
Mi proponevano Fiocco, Neve, Bianco, Bianca, Batuffolo...
Ho pensato: c'è qualcosa di così candido e naturale e bianco come questo piccolissimo animaletto?
... Ho deciso di chiamarlo Yogurt.

E' incredibilmente bello. Sono innamorata di Yogurt!
Quelli che di voi hanno un animale in casa e gli vogliono bene, sanno cosa si prova.
Soprattutto sanno, o immaginano (che è meglio, per la situazione), cosa si prova quando un animale soffre, viene abbandonato, maltrattato, lasciato solo fino a morire.

Esiste un'associazione, la AAE, Associazione Animali Esotici, che si occupa di coniglietti abbandonati e maltrattati.
Avete presente i canili e i gattili dove vengono raccolti i randagi affinchè possano trovare un riparo, un rifugio, del cibo e delle cure?
Ecco, quest'associazione fa la stessa cosa per i coniglietti e le cavie (ma non solo).
Sono iscritta alla newsletter di AAE e ricevo periodicamente email con richieste di aiuto.
C'è bisogno di sostegno!
Non significa che serva necessariamente sborsare denaro (anche se non farebbe certo male), ma proprio sostegno concreto!
Hanno bisogno di volontari che si offrano di trasportare gli animaletti nei vari paesi e nelle varie città per farli giungere alle famiglie che li vogliono adottare o tenere in affido; hanno bisogno di famiglie adottive, ma anche solo di famiglie affidatarie, a cui lasciare in affido coniglietti anche per brevi periodi.
L'associazione si fa carico delle spese veterinarie e offre assistenza initerrotta per qualunque cosa. Mette inoltre a disposizione le gabbiette in cui tenere i coniglietti o le caviotte e supporta le spese per cibo e mantenimento.
Più di così loro non possono proprio fare. Ora dobbiamo aiutarli noi.
Io spero di riuscire ad attrezzarmi per averne uno in affido temporaneo.
Oggi non voglio di più. Oggi voglio FARE di più.

E chiedo a voi che mi leggete di unirvi a me in questa cosa.
Date un'occhiata al sito e mettetevi una mano sul cuore.
Se potete, se avete spazio, tempo, voglia e amore da dare, magari datevi disponibili per un affido. Chissà che non vi innamoriate anche voi del coniglietto che vi leccherà le dita quando gli fate una carezza e che decidiate di adottarlo definitivamente, regalandogli la serenità, la dolcezza, la delicatezza e la sicurezza che merita!

Vogliamo di più?
Facciamo di più!

3 settembre 2008

Si ricomincia...

Ciao a tutti!
Bentornati dalle ferie.
Immagino che la maggior parte di voi, come me, abbia ripreso la vita di sempre: l'alzarsi al mattino presto, i viaggi sui mezzi pubblici o nel traffico, l'arrivo in ufficio, i compiti quotidiani.
Le vacanze sono appena dietro l'angolo eppure sembrano già così lontane!
Ormai sono già diventate un ricordo e quel che resta da fare è impegnarsi tutti i giorni ad assolvere ai quotidiani doveri e guardare con desiderio e rassegnazione ai prossimi giorni di ferie.
Non so voi, ma io ho guardato un po' il calendario e - ahimé - il primo ponticello disponibile è quello dell'Immacolata, l'8 dicembre.
Vi rendete conto? Quasi quattro mesi senza nemmeno un micro weekend da passare da qualche parte a rilassarsi un po'.
Ma non disperiamoci: la stessa sorte ci unisce e già questo pensiero dovrebbe alleviarci la sofferenza.
Ma poi, lavorare è davvero una sofferenza?
Cosa ci sarebbe da fare altrimenti?
A volte penso a quello che mi piace fare: cucinare, guardare film in tv, leggere un buon libro, abbronzarmi al sole su una spiaggia o anche in giardino, nuotare tra le onde del mare, fare shopping, mangiare, dormire...
E penso: che bello se mi pagassero per fare quello che mi piace! Immaginate qualcuno che viene pagato per starsene spaparanzato al sole, farsi il bagno nelle acque salate del mare, leggere e mangiare cibi tipici.
Ne esistono di persone cose: il primo che mi viene in mente è Edoardo Raspelli (o anche Licia Colò).
Lui viene pagato per andarsene in giro a visitare nuovi posti, degustare cibi prelibati e bevande di ogni tipo.
E poi, di punto in bianco, mi ritrovo a farmi questa domanda: ma non appena quello che mi piace diventasse un lavoro, lo apprezzerei ancora così tanto?
Mi instillo il dubbio da sola praticamente. Sono pazza?
No, sono solo una persona abituata a riflettere, ad analizzare, soprattutto me stessa.
Il problema è che qualche volta mi analizzo talmente tanto da crearmi sciocchi dubbi e inutili paranoie.
La vera domanda da porsi è: si può essere felici di lavorare?
Probabilmente sì, dico io: il lavoro ideale è quello che faresti anche se non fossi pagato, quindi il segreto deve stare proprio nel fare di ciò che ti piace un lavoro.
Solo così si può essere felici di fare quello che si fa.
Tutto il resto è solo un'alternativa.
Quindi, il mio incoraggiamento è: cerchiamo tutti di riflettere bene e di fare un po' di autoanalisi, per capire cosa ci piace fare davvero e poi facciamolo!
Non è così semplice?
Tante persone lo fanno. Le abbiamo davanti tutti i giorni.
In mezzo a tutti i dottori e gli infermieri che lavorano in un ospedale, posso scommettere qualunque cifra che c'è qualcuno, almeno uno di loro, che non cambierebbe il suo lavoro con niente al mondo.
Lo stesso vale per gli avvocati, per gli imbianchini, per gli insegnanti, per i baristi, per i tassisti...
Scommetto che qualcuno nato per guidare c'è. Qualcuno che non lascerebbe la sua auto - il suo taxi - nemmeno per un milione di euro.
Non è così improbabile.
Io temo di doverlo ancora scoprire cos'è che mi piace fare veramente e che farei anche gratis.
Sono ancora alla ricerca di me stessa, credo. Sono ancora alla ricerca di quel qualcosa di più che dà anche il nome a questo blog.

Scrivete in un commento a questo post cosa piace fare a voi e cosa fareste anche se non foste pagati per farlo.
Potremmo scoprire di avere qualcosa in comune...
Alcune società multimiliardarie sono nate così. Basta che pensiate alla Microsoft o alla Apple.

Aspetto i vostri commenti!

Non lasciatemi da sola a pensare...

Buon lavoro a tutti!
Romy