30 giugno 2008

Lavorare da casa con il PC

...Come vi dicevo qualche giorno fa, non mi occupo solo di web usability, non faccio solo la webmaster in una casa editrice, ma mi occupo anche di Marketing.
Ho recentemente avviato un'attività che mi consente di lavorare da casa, quando e quanto voglio, usando solamente il mio PC.
Cercavo un'opportunità simile da sempre.
Anche questa mattina, non appena è suonata la sveglia, mi sono detta: io non voglio questo per tutta la vita!
Non voglio dovermi svegliare alle 6:30 del mattino per il resto dei miei giorni.
Purtroppo però è questo che accade alla maggior parte dei comuni mortali come me: si svegliano al mattino presto, prendono la macchina o un qualunque altro mezzo di trasposto, si recano in ufficio dove restano per 9 ore come minimo e poi ritornano a casa con zero tempo a disposizione per fare quello che c'è da fare in una casa e per godersi un po' di riposo.
Quando parlo di quest'argomento con mia madre, che normalmente sfoggia una mentalità aperta e moderna, mi sento sempre deludentementerispondere: "sei una donna, perciò scordati di aspirare a ricoprire ruoli importanti nel mondo del lavoro".
E vi garantisco che questo è solo il meno che mi sento dire.
E' vero, sono una donna. Purtroppo, o per fortuna, questo stato di cose non posso cambiarlo (e nemmeno voglio). Ma dove sta scritto che poiché appartengo al sesso femminile non posso aspirare anche io a qualcosa di più?
Sarà anche vero che ancora oggi la nostra società premia e riconosce ancora maggiormente gli uomini, ma non posso e non voglio credere di non aver diritto a un posto nel mondo esattamente come piace a me.
Sono cresciuta molto leggendo un sacco di libri che parlavano di formazione personale, di autostima, di raggiungimento degli obiettivi.
In ciascuno di quei libri il ritornello era sempre il medesimo: "credici e ci riuscirai".
In salse più o meno diverse, il piatto alla base era sempre quello.
Ho stampati in mente un mucchio di concetti come l'essere proattivi, l'importanza del pensiero assertivo, della programmazione neuro linguistica e un mucchio di aforismi del tipo:
Volere è potere
Niente è impossibile: l'importante è crederci
Non consultarti con le tue paure,
ma con le tue speranze e i tuoi sogni
Ci sono due scelte fondamentali nella vita: accettare le cose come sono o accettare la responsabilità di cambiarle
Ciascuno di noi è l'artefice del suo destino, spetta a noi crearci le cause della felicità. E' in gioco la nostra responsabilità e quella di nessun altro

In un modo o nell'altro, ognuna di quelle pillole di saggezza che si sono impresse nel mio cervello dice che se voglio davvero qualcosa posso ottenerla, ma che non la otterrò con un colpo di bacchetta magica. Devo impegnarmi per averla.
OK.
Ma questo significa anche che, se ci credo davvero e mi impegno per riuscirci, posso anche aspirare a trasformare il mio ideale di felicità in realtà.

Il mio ideale di felicità...

Ne ho già dato alcuni assaggi in qualche post fa: equivale, per me, ad avere tempo.
Tempo nell'arco della giornata, della settimana, del mese, dell'anno, della vita.
Significa per me potermi permettere di svegliarmi alle nove e mezza la mattina, fare colazione e dedicare al lavoro solo quelle ore necessarie al controllo di come procedono le cose.
Significa potermi permettere di andare al cinema o in un pub in una qualunque sera di un qualunque giorno infrasettimanale senza dovermi preoccupare di rientrare presto perché il giorno dopo bisogna alzarsi per andare in ufficio.
Significa non dovermi spostare da casa mia per lavorare, ma poterlo fare, se voglio, anche a letto, o sul divano, o in giardino sotto un cielo azzurro e un sole estivo.
Significa poter dedicere quando andare in vacanza senza dover sottostare al calendario di ferie decise da un'azienda.
Significa poter dedicare il mio tempo non solo a me stessa, per fare le cose che più mi piacciono, come una passeggiata tra i campi o i boschi, un giro in bicicletta, andare a fare shopping, in palestra o in piscina, dall'estetista o a trovare gli amici, ma anche alla mia famiglia e alle persone a cui voglio bene. Stare con loro, aiutarli se sono in difficoltà, vivere con loro i momenti più preziosi della vita.
E soprattutto siginifica garantire anche a loro la stessa cosa.
Questo è l'ideale di felicità che sto cercando di far diventare realtà.
Ecco perché, quando ho trovato questa opportunità di lavoro, l'ho colta immediatamente!
Perché, come diceva qualcuno, di cui ora - accidenti - non ricordo l'identità: "l'occasione che non cogli non va persa. La coglierà qualcun altro al tuo posto!".
Oggi ho l'occasione di poter davvero trasformare i miei sogni in realtà, con impegno, certo, ma con un lavoro che mi garantirà, a fronte di sforzi limitati nel tempo, il raggiungimento del mio obiettivo:

26 giugno 2008

Scrivere e pubblicare ebook gratuitamente

"Per portare alla luce uno scritto bisogna avere un “Santo in Paradiso” o mettere mano alle proprie finanze e combattere contro un muro di difficoltà per aprirsi un minimo di spazio."

Sono le parole di Giorgio Trombatore, catanese che da oltre sedici anni lavora nel Terzo mondo con organismi umanitari non governativi e con le Nazioni Unite, partecipando a progetti di cooperazione ed emergenza umanitaria post-conflitto e disastri naturali.
La frase riportata sopra (tratta da: "Storia di una pubblicazione", http://www.articolista.com/libri-e-editoria/storia-di-una-
pubblicazione.html), dimostra come purtroppo sia tanto difficile in Italia pubblicare un libro, indipendentemente dall'argomento trattato e pur se di alto valore.

Se, tuttavia, sei disposto a pubblicare il tuo libro online, affidando il tuo lavoro ad Autostima.net, una Casa Editrice specializzata in ebook, che vanta una grande esperienza in Italia, allora puoi avere la fortuna di scrivere e pubblicare gratis.
I vantaggi sono chiaramente molti: i più importanti sono sicuramente ZERO COSTI, AMPIA visibilità e ottime possibilità di guadagno.
Autostima.net è Editore di prodotti per la crescita personale, professionale e finanziaria.
Avendo l'Editore come Target la crescita personale e professionale, oltre che il guadagno online, si può ben immaginare quanti possano essere i lettori interessati!

Se hai già nel cassetto un manuale pratico che sia coerente con i temi appena citati e non sai come farlo pubblicare, o se hai intenzione di scriverne uno, come sto facendo io, dai un'occhiata a Il codice degli Ebook. Ci sono un sacco di informazioni utilissime che spiegano come scrivere e far pubblicare il tuo ebbok da Autostima.net.

In bocca al lupo di cuore! A te e a me!
Spero di vedere pubblicati i nostri ebook molto presto!

25 giugno 2008

Balbuzie e Programmazione Neuro Linguistica

...Navigavo su internet alla ricerca di qualcosa di interessante e di nuovo, ma come si sa, si è spesso più propensi a restare ancorati a ciò che già si conosce che aad accingersi alle novità e infatti sono finita di nuovo sul sito di Bruno Editore.
Leggiucchiando qua e là, scopro questo fantastico libro: "La libertà di Raimondo".
E' un ebook che racconta la storia di un ragazzo che soffriva di balbuzie e di come questo ragazzo è stato aiutato via email attraverso le strategie della PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Niente telefono, niente incontri. Solo via email. Mi sembra assolutamente fantastico!
Ecco perchè ho pensato di postarvi qui l'ebook: perché ritengo sia una risorsa preziosa per tutte le persone che soffrono in forma più o meno grave di questo disturbo e forse può rappresentare per loro una chiave di svolta.

Sono vicina a tutti voi!

La libertà di Raimondo

24 giugno 2008

Perché leggere?

"È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
Eh già: la volpe ha proprio ragione quando dice queste parole al Piccolo Principe.
È il tempo che si spende per fare qualcosa, per una persona, che rende quella cosa o quella persona così importante!
Il Tempo: l’invenzione più preziosa che esista al mondo.
Chi non può concordare con le parole della volpe amica del Piccolo Principe?
Non è forse vero che tutti rincorriamo il Tempo in ogni dove?
Non è forse vero che tutti desidereremmo averne sempre di più per sbrigare tutte le faccende che ogni giorno si accumulano una sull’altra, togliendoci il respiro?
Non è forse vero che due innamorati non passano le ore che li separano, nella speranza che trascorrano in fretta e si lamentano, perché nel momento in cui le vivono sono sempre troppo brevi?
Il Tempo è il regalo più prezioso e più costoso che si possa fare a qualcuno. Non si può vendere, non si può comprare. I soldi non c’entrano nulla. Lo si può solo regalare.
Chiedete a un anziano che si sente solo se non vorrebbe che il suo nipotino trascorresse almeno un’oretta alla settimana in sua compagnia!
Chiedete a una moglie innamorata se non vorrebbe che suo marito le dedicasse più tempo di quanto gliene riserva!
Chiedete a un bambino se non vorrebbe che tutto il tempo di un adulto fosse rivolto interamente a lui!
È vero: il tempo è un gran dono da fare! Ma non lo si può solo regalare agli altri. Lo si può regalare anche a se stessi.
Anzi, lo si deve regalare anche a se stessi!
E quale modo migliore di impiegare il tempo che ci si regala se non con un buon libro?
"Che noia: un libro fitto fitto di parole! Nemmeno un’immagine! Solo fiumi d’inchiostro e macchie nere che scorrono per pagine e pagine. Leggere è una perdita di tempo!" dirà qualcuno.
Era pressappoco quel che diceva Alice, prima di addormentarsi e visitare il Paese delle Meraviglie.
Eppure, un libro, non è solo questo. Un libro non è solo un cumulo di pagine che si susseguono – pare – all’infinito, riempite di brevi o lunghe macchie nere, di noiose strisce d’inchiostro.
Un libro non deve contenere per forza delle illustrazioni per non essere noioso.
Un libro ha il potere di far ridere, di far piangere, di far riflettere, di far immaginare, di far battere il cuore, di far viaggiare e visitare nuovi luoghi, ma soprattutto, un libro, è, al di là di ogni previsione e immaginazione, il miglior mezzo di socializzazione.
"Com’è possibile? Quando si legge un libro si sta in silenzio e da soli. Come può dunque, un libro, essere uno strumento di socializzazione?".
Questa è la domanda che quasi tutte le persone mi fanno.
La risposta che do io è che leggere un libro significa conoscere un mucchio di gente!
Di chi si conosce si può essere amici, nemici, semplici conoscenti, ma la socializzazione è inevitabile!
Pensate al primo libro che vi viene in mente, a quello che preferite.
Quanti, descrivendolo a un amico, cominceranno a descrivere il luogo in cui si svolge la vicenda narrata, quanti sono i personaggi, chi sono e cosa fanno, chi è il protagonista, chi è l’antagonista…
Quanti si accorgeranno però che tutti quei personaggi corrispondono a persone?
Esistenti o meno, quei personaggi sono persone.
Sono uomini, donne, bambini. Hanno dei nomi, delle fisionomie, una personalità, un carattere. Nascono, muoiono. Si vestono, mangiano, dormono, amano, piangono, ridono, soffrono, si ammalano, guidano, litigano, uccidono, picchiano, indagano, vanno a cavallo, hanno dei cani.
Alcuni hanno una casa, altri, meno fortunati, non hanno che un angolo di strada o una panchina.
Tutti pensano, parlano, si muovono.
Tutti hanno un passato, un presente e un futuro. Ognuno ha una sua storia personale, che s’intreccia con le storie delle persone che lo circondano.
E un lettore non entra forse in contatto con questi individui? Non s’intreccia forse la sua storia con quelle dei personaggi di cui sta leggendo?
Non comincia pian piano a conoscere ognuna di quelle persone, la loro storia, il loro modo di affrontare la vita, il loro personalissimo modo di parlare, gesticolare, imporsi al mondo?
A chi non è mai capitato, leggendo un libro, di identificarsi con un personaggio o di prendersela perché non condivide l’atteggiamento di uno di loro?
A chi non è capitato di commuoversi per la sorte della piccola fiammiferaia?
A chi non è capitato di suggerire all’investigatore quell’indizio che sembra essergli sfuggito?
A chi non è capitato di stizzirsi per la disonestà di Don Rodrigo o di provare ribellione per la stupidità delle faide tra le famiglie di Romeo e Giulietta?
A chi non è capitato di sperare che Pinocchio riuscisse ad uscire dalla pancia della balena?
Tutto questo accade, perché il lettore si riconosce nei personaggi; perché nelle loro storie rivive frammenti della propria: il dolore per la perdita di qualcuno, la speranza che una brutta situazione possa risolversi, la tristezza per la solitudine, la rabbia per l’incomprensione…
Accade a coloro che si fanno amici di quei personaggi e che, tra le pagine del libro che hanno per le mani, leggono la vita e la personalità di quei nuovi compagni di viaggio.
Sì, perché sono compagni di viaggio, i protagonisti di un libro!
Anche se non esistono fisicamente, ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, c’insegnano che a volte è meglio avere pazienza, che a volte è meglio andarsene, partire e lasciarsi tutto alle spalle. Oppure insegnano che bisogna arrabbiarsi, che si può sperare, che ci si può comportare con bontà d’animo ed essere "sempre gentile, perché tutti quelli che incontri combattono una dura battaglia" (Katrina Kittle, Poche cose per il tuo viaggio, Sonzogno, Milano 2000).
A volte, ci mettono davanti agli occhi scelte e decisioni che non condividiamo e ci rassicurano, a modo loro, sui nostri atteggiamenti.
Quante persone sto conoscendo grazie ai libri! Quanta esperienza sto acquisendo grazie a loro!
Ho decine di nuovi amici, di cui approvo e stimo le scelte; di alcuni ammiro fortemente il coraggio; provo antipatia per qualcuno, per altri provo tristezza, per altri ancora compassione.
Ma ogni persona che conosco grazie alle pagine di un libro, come ogni persona che incontro e conosco nella vita reale, m’insegna qualcosa, mi arricchisce, mi mostra un nuovo punto di vista, una nuova prospettiva, nuove vie da poter seguire, oppure proprio le vie che è meglio evitare.
E m’insegna ad avere pazienza, perché non si può mai conoscere il trascorso di una persona che si è appena conosciuta e certe volte potremmo reagire in modo superficiale e impulsivo, ferendo i sentimenti di qualcuno, solo perché non abbiamo avuto la pazienza di capirlo o di starlo ad ascoltare.
Mi insegna ad avere fiducia nel prossimo e nella vita. Mi insegna l’ottimismo, l’amore e il rispetto. Mi insegna che alcuni non ce la fanno e scelgono strade tristi, ma che altri, più forti, decidono di sfidare la vita e combattono fino alla vittoria.
Perché leggere, dunque?
Per imparare. Non le cose che insegnano a scuola, non per dovere o obbligo, non per cultura.
Leggere, per imparare a vivere! Per imparare che non tutti reagiscono alla vita nello stesso modo. Leggere, per conoscere gente, per farsi nuovi amici, per avere esempi positivi e coraggiosi di comportamento, per sfuggire esempi inopportuni e inetti.
Leggere per fare amicizia.
Leggere per gioire, soffrire, condividere, pensare, provare ad imitare, impegnarsi a non imitare.
Leggere per vivere.
Ecco perché quando arrivo all’ultima pagina di un libro mi sento quasi ferita nell’animo: perché mi sembra quasi di perdere gli amici che ho conosciuto.
Ci sono libri che trasciniamo nella lettura, perché sono pedanti, di difficile comprensione, scritti in un italiano poco scorrevole. Alcuni però li trasciniamo, perché non vorremmo finissero mai! Sono quei libri che ci hanno lasciato qualcosa dentro, che hanno impresso in noi delle emozioni, delle sensazioni, delle idee o dei pensieri.
Arrivare all’ultima pagina di un libro, chiuderlo e riporlo sullo scaffale da cui l’abbiamo tolto, o riportarlo in biblioteca, è un po’ come accompagnare un caro amico alla stazione e vederlo allontanarsi lentamente, mentre ci saluta dal finestrino. Possiamo rincorrere il treno, ma sparirà lo stesso.
Tuttavia, come l’amico ha lasciato un’impronta nel nostro cuore, come noi lo ricorderemo nonostante le distanze, così un libro lascia in noi una traccia. I suoi attori lasciano in noi un esempio e, pur se riporremo il libro su una mensola, ciò che abbiamo conosciuto e chi ci ha insegnato quelle cose, resterà nel nostro cuore e nei nostri ricordi e contribuirà a formare il nostro futuro e la nostra storia.
Ecco dunque perché leggere.
Per vivere.
Leggete! Vivete!
E soffrite piacevolmente ogni volta che voltate l’ultima pagina di un libro, perché ne vorrete subito sfogliare un’altra, per incontrare altra gente, farvi nuovi amici e realizzare nuove esperienze!
Buona lettura a tutti, quindi! E buone amicizie!

P.S. Siete di quelli che odiano la lettura? O fate parte di coloro che la adorano? Siete di quelli che dicono di non aver mai tempo per leggere? Di quelli che non riescono mai a finire il libro che hanno iniziato? Di quelli che non hanno voglia di leggere? Di quelli che credono che leggere non serva e sia una noia insostenibile?
Vi consiglio 138 pagine di tutto quello che pensate e di tutto quello che non pensate: Daniel Pennac, Come un romanzo.
Prima di leggere qualsiasi romanzo, saggio, raccolta di poesie…sfogliate questo libricino e poi fatemi sapere cosa ne pensate!

Vuoi di più? Ecco come ottenerlo

...Sempre perchè sono una che difficilmente si accontenta e, come si vede già dal nome del mio blog, voglio di più, mentre girovagavo in internet alla ricerca di manuali su come guadagnare online in modo intelligente, serio e relativamente rapido, ho trovato un sito eccezionale di una casa editrice altrettanto eccezionale.
Sono entrata nel sito e dopo aver dato un'occhiata generale, mi sono soffermata su alcuni ebook che vengono proposti. Ho letto le recensioni di chi lavora per il sito. Mi è sembrato talmente istruttivo e costruttivo!

Non solo il sito è fatto bene (parlo a proposito, dato che, per il mio lavoro e per passione, mi occupo di usabilità e navigabilità del web), ma anche i prodotti che offre mi sembrano ottimi!

Eccovi alcuni link diretti agli ebook che più han catturato la mia attenzione, in modo da farvi capire di cosa si tratta:
>> Fare soldi online in 7 giorni, perchè il titolo parla da solo.
>> Migliora le tue finanze, perchè diciamocelo: nessuno è davvero contento di quanto guadagna. Specialmente se è dipendente.
>> Guadagnare con Emule e Youtube, un'ebook che spiega come usare Emule per creare entrate economiche, perchè Emule non serve solo a scambiarsi i film.
>> Ottenere di più, perchè come dico sempre io: non bisogna mai accontentarsi, ma tendere al miglioramento continuo.
>> I segreti di MySpace, per tutte quelle persone che hanno lì un proprio spazio.
>> Fare soldi online con Ebay, perchè Ebay non è solo un sito su cui fare acquisti. Dove c'è chi spende, c'è qualcuno che guadagna, perciò, perchè non essere tu quella persona che guadagna?
>> Le chiavi del marketing multilivello, già, perchè non vi ho ancora detto (il blog è fresco fresco, quindi non potevo dire tutto subito) che mi occupo anche di questo, perciò, per tutti quelli che come me stanno vivendo l'esperienza del marketing multivello, credo che questo ebook potrebbe essere seriamente produttivo.

"I soldi fanno la felicità" e "L'arte della ricchezza"

Da qualche tempo mi sto accorgendo che il mio stipendio non mi basta.
Voglio di più.
Questo weekend, la famiglia del mio fidanzato (che considero un po' anche la mia famiglia, dato che da due anni mi fermo da loro tutti i fine settimana) è stata colpita da una grave disgrazia.
E' venuto a mancare il papà del mio ragazzo, così, all'improvviso.
Ho trascorso il weekend con loro, con la speranza di farmi carico di un po' del loro dolore e della loro sofferenza, ma ieri sono dovuta tornare al lavoro.
Ecco. E' proprio questo il punto.
Ho realizzato cosa voglio nella vita proprio in questi ultimi giorni.
Voglio potermi permettere di restare accanto ai miei cari in tragedie simili, senza dovermi preoccupare di dover andare a lavorare per tirare avanti.
Appartengo alla classe media, a quella categoria di persone che vivono del proprio lavoro e riescono anche a concedersi qualcosa: ho uno stipendio, vivo con mia madre in una casa di proprietà che ha anche un giardino. Riesco a mantenere da sola il mio coniglietto nano, che, per quanto piccolo, ha bisogno di un sacco di cure.
Riesco a permettermi di mantenere il cellulare, di uscire ogni tanto con gli amici, di fare regali alle persone che amo in occasione di compleanni o festività. Riesco a permettermi un weekend all’anno in qualche bel posticino, sempre cercando i pacchetti più economici, di fare spese extra.
Tutto però con fatica, perché la vita sembra offrire solo spese.
Ho in programma di acquistare un’automobile tra un paio di mesi, per potermi spostare più rapidamente da casa al posto di lavoro o per andare dal mio fidanzato, che per due anni ha continuato ad andare avanti e indietro (viviamo a 30 km di distanza) per passare tempo con me, spendendo tempo e denaro, perché i mezzi pubblici non sono alla mano, sebbene più economici.
Come fare? Risparmiando, privandomi di tante cose che invece avrei così voglia di concedermi.
È odioso e così frustrante vivere la vita come una rinuncia continua!
Si passa dal rinunciare a una vacanza a cui si avrebbe diritto dopo tanto lavoro, perché non ce la si può permettere, all’aria condizionata in automobile, perché costa troppo, anche se farebbe viaggiare in condizioni migliori; dal rinunciare ad uscire quella volta di più a cena, proprio perché sarebbe superfluo, addirittura a fare a meno del caffè perché c’è la macchina da comprare.
Fino alle rinunce più gravi ed estreme: rinunciare al tempo che si vorrebbe trascorrere con i propri famigliari, specialmente in certi momenti, perché non ci si può permettere di stare a casa dal lavoro.
Quello che ho realizzato in questi giorni di dolore è che i soldi fanno la felicità, ma non per le cose materiali.
Che i soldi facciano la felicità, non significa necessariamente circondarsi di automobili, gioielli che brillano, vestiti di stoffe preziose o griffe conosciute, ville enormi in cui abitare.
Significa potersi permettere di non dover lavorare per sopravvivere, di non dover privare i propri cari dell’affetto e dell’amore di cui hanno bisogno, di poter stare a casa con loro a condividere i momenti più importanti e preziosi della vita, dal primo dentino o dalla prima parola dei propri figli, alla morte di un genitore.
Significa potersi permettere tutto questo, specialmente nel momento in cui serve di più, invece di ritrovarsi sempre a pensare: “vorrei stare con loro, ma in questo momento non posso permettermelo”.

E così, mi sono messa a cercare in internet un mezzo per riuscire a guadagnare qualcosa in più, che mi consenta di ritrovarmi delle entrate automatiche a fine mese, in modo da poter anche abbandonare il mio lavoro, perchè a quel punto non servirà più recarmi in azienda giorno dopo giorno, dopo giorno, dopo giorno...
Sono incappata in due libri particolarmente formativi per me: "I soldi fanno la felicità" e "L'arte della ricchezza", che mi hanno aperto un mondo, macché mondo, un universo!
Ho scoperto, leggendoli, che posso permettermi il lusso di pensare che col tempo anche io posso riuscirci. Riuscire a guadagnare abbastanza soldi da poter guadagnare tempo, la risorsa più preziosa che esista al mondo. Più prezioso dell'oro, più della seta, più di una Porche o una Ferrari. Più di qualsiasi oggetto tecnologico in commercio o non ancora realizzato.
Il tempo.
Consiglio a tutti di leggere quei due libri, perchè se non altro, vi faranno cambiare la vostra concezione del denaro. Se non altro vi apriranno porte che non pensavate nemmeno esistessero.
Potrebbero cambiarvi la vita, davvero!
Un abbraccio a tutti quelli che leggeranno questo post.